Qual è la differenza tra raggi UVA e UVB?
/in Abbronzatura e Sole /da FABIAN J.A cura di PROF. ANTONINO DI PIETRO
Fondatore e Direttore Scientifico Istituto Dermoclinico Vita-Cutis
È cosa ormai nota che i raggi ultravioletti incrementano la produzione di radicali liberi, le molecole ruba-giovinezza che ossidano le cellule cutanee e frammentano le fibre di collagene, responsabili dell’idratazione.
Il risultato è il fotoaging, cioè la cute si disidrata e si formano le rughe.
Ma ci sono distinzioni da fare sui diversi tipi di raggi UV?
E cosa comporta per noi?
Lo vediamo in questo articolo.
Raggi UVA, UVB e UVC: quali sono le differenze?
I raggi ultravioletti (UV) sono caratterizzati dalla loro lunghezza d’onda.
In particolare: i raggi UVC hanno lunghezza d’onda tra 100 e 280 nanometri; i raggi UVB tra 280 e 320 nm e gli UVA da 320 a 400 nm.
I raggi UVC sono i più pericolosi per la salute umana ma fortunatamente vengono filtrati dallo strato d’ozono e non raggiungono la superficie terrestre.
Gli UVB costituiscono circa il 5% della radiazione totale UV, sono più energetici rispetto agli UVA e vengono assorbiti soprattutto dalle cellule dell’epidermide.
L’irraggiamento UVB inoltre non è costante ma dipende da fattori come la latitudine, l’altitudine, l’orario, la stagione nonché fattori ambientali (inquinamento, nuvolosità, ecc…).
Gli UVB sono i principali responsabili dell’abbronzatura e, in caso di esposizione prolungata, di eritemi, scottature, rossori e persino ustioni.
Le radiazioni UVA rappresentano circa il 95% dei raggi UV e sono presenti in egual misura durante tutto l’anno e nel corso della giornata.
Sono meno energetici degli UVB e contribuiscono in maniera minore all’abbronzatura e alla comparsa di eritemi e scottature, tuttavia, accelerano il processo di invecchiamento cutaneo, alterando le fibre di sostegno del derma, elastina e collagene, e contribuendo alla formazione di radicali liberi.
I raggi UVA si distinguono in UVA corti (320-340 nm) e UVA lunghi (340-400 nm): i primi più energetici e pericolosi, mentre i secondi sono oggetto di recenti ricerche sul loro possibile impatto biologico.
Costituiscono oltre il 75% delle radiazioni ultraviolette con alto potere penetrante.
Risultano pertanto insidiosi, determinando danni cutanei, soprattutto a lungo termine.
Perché gli UV sono dannosi soprattutto in città?
Gli UV sono letali per la bellezza perché innescano un meccanismo di fotoinvecchiamento.
I soggetti più a rischio sono quelli che vivono nelle città inquinate, dove le polveri in sospensione nell’aria impediscono alle radiazioni di disperdersi nell’atmosfera.
La concentrazione di Uv al suolo risulta molto alta e bombarda la nostra pelle tutto l’anno.
Da settembre a maggio, chi lavora al chiuso assorbe il 52% delle radiazioni annue complessive.
Ed è in questo processo che si originano 2/3 dei danni cronici e cumulativi indotti soprattutto dagli Uva che, rispetto agli Uvb, sono presenti in tutte le stagioni, passano dai vetri e penetrano nell’epidermide fino a colpirne le fibre elastiche di sostegno.
Complice lo smog, quindi, i nostri meccanismi di autodifesa sono costretti a un superlavoro che può renderli deboli e inefficienti.
Soprattutto se alla permanenza in luoghi contaminati si sommano esposizioni frammentane ma intense e ripetute, che aumentano l’incidenza dei tumori cutanei.
Cosa succede al tuo corpo se prendi tanto sole?
Il velo di tintarella che comincia a formarsi dopo la fase eritematosa (quella in cui il viso diventa rosso) dura due-tre giorni al massimo.
Se però continui a esporti al sole senza protezione la melanina labile (così si chiama la prima fase della colorazione) lascia il posto a un’abbronzatura più profonda e duratura.
Lo scotto da pagare però è alto: rughe, macchie e secchezza cutanea sono gli effetti visibili di una situazione di sofferenza.
Quando parti per la settimana bianca, dunque, ricordati d’infilare in valigia delle creme solari specifiche per il viso che siano in grado di proteggere la pelle dagli Uva, dagli Uvb e dai raggi infrarossi.
Quest’ultimi sono responsabili della fastidiosa sensazione di calore che causa rossore e vasodilatazione (e se soffri di couperose, sono guai).
Utile è anche rinfrescare il viso vaporizzando spesso sulla pelle dell’acqua termale spray.
A cura di PROF. ANTONINO DI PIETRO
Fondatore e Direttore Scientifico Istituto Dermoclinico Vita-Cutis
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